In Nero e in Bianco

 [Un film è] molto più affascinante in bianco e nero, perché il colore è volgarità. La perdita di magico, di liquido poetico, di concentrazione, di unicità delle immagini, è gravissima. Ma è questo il risultato che cercavano, cancellare al più presto una possibilità di poesia, guastando anche il lavoro degli ultimi maestri del cinema, tutti formatisi sul bianco e nero, e diminuiti nella loro forza dal sonnifero policromatico.

Guido Ceronetti, La carta è stanca, 1976


 

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