Il ritratto come metafora esperienziale

Sono innamorato del ritratto fotografico perché mi piace comunicare e raccontare attraverso i volti: le storie e gli stati d’animo delle persone.

Il ritratto come il paesaggio è un’esperienza emozionale introspettiva dove smetti di pensare e riflettere: inizi a percepire un senso di vuoto da riempire e subito esternare materializzandola con la luce, le ombre e sguardi.

La fotografia ti permette di creare un alfabeto di metafore iconografiche proveniente da un tuo background culturale ed esperienziale che maturi con i tuoi occhi e la tua creatività. Un mezzo che molte volte ti permette di rischiare, perdere te stesso e ritrovarti in una nuova forma.


Cit. Giuseppe Giancarlo Calascibetta







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