Culliamo la Felicità
“ … ‘Amarsi’ … però c’è una cosa da dire … ‘che il tempo passa’ e il problema fondamentale dell’umanità da duemila anni è rimasto lo stesso AMARSI, solo che ora è diventato più urgente. Molto più urgente. E quando oggi sentiamo ancora ripetere che dobbiamo amarci l’un l’altro sappiamo che ormai non ci rimane molto tempo. Ci dobbiamo affrettare. Affrettiamoci ad amare. Noi amiamo sempre troppo poco e troppo tardi. Affrettiamoci ad amare perché al tramonto della vita saremo giudicati sull’amore; perché non esiste amore sprecato e perché non esiste un’emozione più grande di sentire quando siamo innamorati che la nostra vita dipende totalmente da un’altra persona, che non bastiamo a noi stessi, e perché tutte le cose, ma anche quelle inanimate come le montagne, i mari le strade, ma di più, di più … il cielo, il vento … di più le stelle … di più le città, i fiumi, le pietre, i palazzi … tutte queste cose che di per sé sono vuote, indifferenti, improvvisamente quando le guardiamo si caricano di significato umano, e ci affascinano, ci commuovono. Perché? Perché contengono un presentimento d’amore, anche le cose inanimate. Perché il fasciame di tutta la creazione è amore. E perché l’amore combacia con il significato di tutte le cose: la FELICITA’.
Sì, la felicità. A proposito di felicità, cercatela! Tutti i giorni, continuamente, anzi, chiunque mi ascolti ora, si metta in cerca della felicità, ora, in questo momento stesso, perché è lì, ce l’avete, ce l’abbiamo, perché l’hanno data a tutti noi. Ce l’hanno data in dono quando eravamo piccoli ce l’hanno data in regalo, in dote ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto, come fanno i cani con l’osso quando lo nascondono. E molti di noi l’hanno nascosto così bene che non si ricordano dove l’hanno messo ma ce l’abbiamo, ce l’avete. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima, buttate tutto all’aria. I cassetti, i comodini che ci avete dentro, vedrete che esce fuori, c’è la felicità, provate a voltarvi di scatto, magari la pigliate di sorpresa, ma è lì.
Dobbiamo pensarci sempre alla felicità e anche se a volte lei si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei. Fino all’ultimo giorno della nostra vita. E non dobbiamo avere paura nemmeno della morte. Guardate che è più rischioso nascere che morire. Non bisogna aver paura di morire, ma di non cominciare mai a vivere davvero. Saltate dentro all’esistenza ora, perché se non trovate niente ora, non troverete niente mai più. È qui l’eternità! Dobbiamo dire sì alla vita, dobbiamo dire un sì talmente pieno alla vita che sia capace di arginare tutti i no …”
Cit. Roberto Benigni
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