Giuseppe Calascibetta ospite della Società fotografica Subalpina di Torino

 




Il 12 maggio 2022, la Società fotografica Subalpina di Torino, la più antica d’Italia con i suoi 123 anni di storia, ospita il fotografo siciliano Giuseppe Calascibetta, vincitore di numerosi premi di fotografia. L’incontro si terrà presso la sede in Corso Regina Margherita 126/128 alle ore 21.00.

Giuseppe Calascibetta ospite della Società fotografica Subalpina di Torino

La serata, intitolata dall’autore con la parola giapponese Ukiyo, vuole indagare attraverso la sua fotografia il valore di questa filosofia orientale incentrata sul valore della bellezza sopita in brevi momenti della vita che devono essere apprezzati singolarmente. Ukiyo è stato anche un movimento artistico che si è affermato tra il 1600 e il 1800 in Giappone che riguardava la stampa artistica.

Un racconto per immagini sulla “razza umana” sviluppato da Giuseppe Calascibetta nei suoi reportage fotografici e ritratti fotografici. L’uomo inteso come creatura vivente prescelta per unire il mondo reale e fisico con il mondo spirituale dell’Universo come affermava Galileo Galilei.

Un connubio tra ragione e religiosità, tra movimento e staticità. Un equilibrio difficile da contenere che l’uomo ha cercato di scoprire e padroneggiare attraverso lo sviluppo delle arti e delle scienze. Una riappropriazione dei valori della solidarietà e del rispetto della dignità umana più volte sovrastata e schiacciata dall’economia e dalle tecnologie. L’autore vuole rivalutare la tradizione della fotografia umanista del secolo scorso, andando alla ricerca della casualità della realtà per fare dialogare l’uomo e il suo ambiente naturale.

https://ilfotografo.it/eventi/ukiyo-a-torino-il-fotografo-giuseppe-calascibetta/




Subarewind

Cari Subalpini,
ringraziamo e salutiamo ancora il nostro ospite di ieri
Giuseppe Calascibetta ; dai suoi scatti emerge una grande passione per la propria terra, per le proprie radici. A volte testimoni di situazioni di degrado, a volte dichiarazioni d'amore per un territorio di impareggiabile bellezza, le sue foto non mancano di un componente fondamentale : la speranza. La speranza che l'uomo si adoperi per rimediare ai propri errori, e che la natura possa rimarginare le proprie ferite.





Fonte: post facebook Società Fotografica Subalpina
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